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LA STORIA
DI ARNOLFO II

Arnolfo II (vescovo 998-1018) proveniva dalla nobile famiglia degli arnolfiani di Arsago Seprio, suo padre fu Dagilberto di Arsago, mentre suo fratello Landolfo ricoprì l’incarico di vescovo di Brescia a partire dal 1003.
Questi pochi dati evidenziano in modo chiaro l’importanza della famiglia e le sue relazioni con le principali città lombarde e i maggiorenti dell’epoca. Per Arnolfo, e la sua formazione religiosa e culturale, fu di certo importante lo stretto legame con il centro episcopale milanese, di cui fu vescovo per vent’anni, che stava vivendo uno dei suoi momenti di maggior sviluppo e potere.
Questi legami trovano conferma nella grande cultura di Arnolfo che fu committente e, forse, ispiratore dell’anonimo libro dedicato a Milano e intitolato De situ civitatis Mediolani, che descrive una città ricca e in via di sviluppo commerciale e produttivo, una fonte preziosissima per gli studiosi della fase di passaggio tra la ne dell’altomedioevo e i secoli centrali del medioevo.
Il ruolo di Arnolfo però va oltre a quello di intellettuale, uomo forte e di governo prese posizione nella lotta tra i pretendenti al titolo di re d’Italia, sostenendo Enrico II di Germania contro Arduino d’Ivrea.
Il vescovo usufruiva di un esercito organizzato ed eciente che gli permise di ottenere la vittoria a favore del suo candidato re, i suoi servigi gli valsero il controllo del territorio del Seprio, ricco di numerosi castelli. Un’area strategica per il controllo delle vie che scendevano dai valichi alpini dell’attuale Canton Ticino e Milano.
Resse la sua Diocesi con forza, manifestando la capacità di arontare i diversi conitti che le successioni al regno e i conseguenti scontri tra vescovi ponevano in quegli anni di trasformazioni sociali, politiche e culturali. Negli ultimi anni fu probabilmente aancato da Ariberto d’Intimiano, che fu il suo successore alla cattedra vescovile milanese.

Dott.ssa Marina De Marchi – Conservatore Museoa Archeologico di Arsago Seprio

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